1909708_10209026422443937_4816027760630275618_n

Si può avere un po’ di leggerezza?

La verità è che tutta sta vita, se non ci stai attenta, è di un pesante raro.

Di un noioso raro.

Eccheppalle

E’ volgare? Si può dire? Senti, io lo dico: ECCHEPPALLE

Come dicevo in un post tempo fa, è come se io avessi una specie di bipolarità (sana, indispensabile, secondo me): c’è Francesca che è tutta felice di svegliarsi, prepararsi, prendere la sua macchinina e lavorare diligentemente, seriamente, concentratissimamente (che non esiste, ma mi piace) e che non vede l’ora di passare allo step successivo di tutto, in primis nel lavoro ma anche in tutta quella routine seria della vita adulta.

Poi però c’è Lavinia che, quando il tempo della serietà e della precisione finisce, scàlpita, e non vede l’ora di ridere ridere ridere, ballare ballare ballare, parlare parlare parlare.

E io, ste due, le adoro. Entrambe eh, senza figlie preferite, voglio bene ugualmente a tutte e due.

E poi, però, c’è il tempo: che scorre e basta, senza distinguere il tempo della serietà da quello della risata, senza pensare se va avanti come uno tsunami o una brezza notturna estiva. Va e basta, e ti fa pure incazzare perché vorresti che le ore di giorno durassero 120 minuti per essere più efficiente, e che le notti durassero giornate intere, per prendere vita di più sempre di più, e io pure vorrei essere il tempo per fare come mi pare a me.

Ma allora, la vera questione è: perché non si può vivere leggeri? Passando dal giorno alla notte come una fatina danzante, passando dalla serietà alla spensieratezza come fa il tempo in primavera che prima è freddissimo e poi fa caldo tutto insieme? Perché quando sei dentro al cerchietto (o circoletto, a seconda della situazione) tutto deve sembrare oh mio dio ahhh veramente ahhhh e non un semplice ma dai? che figata! si! è tutto bellissimo!

Perché non può essere estate per sempre?

E allora sai che ti dico, io di vita incasinata ne ho già avuta abbastanza per questa e per la prossima vita che verrà, quindi ciao, pensa di me quel che ti pare, sarò pure una matta ma questa è quella che sono e così mi piaccio.

Ah, e sempre viva la musica!

 

 

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *